Pulizia del Roner
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Come per tutti gli accessori da cucina, che sono a contatto con l’acqua per lungo tempo, anche la pulizia del roner diventa un passo fondamentale per allungare la sua vita.
Le principali caratteristiche di un buon roner
Oggi sul mercato sono presenti differenti tipi di roner con caratteristiche e a prezzi differenti. Tutti i roner sono dotati di:
– un pod che viene agganciato alle pentole e posizionato in maniera verticale mentre l’elimento cuoce;
– un circolatore dell’acqua che serve a spostare l’acqua intorno al sacchetto sottovuoto per garantire appunto una temperatura uniforme;
– uno schermo digitale grazie la quale potrà essere impostata sia la temperatura desiderata che il tempo di cottura;
– una garanzia di uno o due anni.
Inoltre, i roner più tecnologici sono anche dotati di:
– un sistema di spegnimento automatico in caso di basso livello dell’acqua, impedendo così al roner di surriscaldarsi e agli alimenti e alle pentole di bruciarsi;
– display touch;
– controllo wi-fi tramite smartphone, al posto del classico display;
– copertura in acciaio inossidabile che rende estremamente semplice le operazioni di pulizia e asciugatura.
Come eseguire la pulizia del roner
Questo importante strumento di precisione richiede però, come tutte le altre macchine e accessori da cucina, delle corrette operazioni di pulizia da eseguire accuratamente e ciò al fine di garantire una sua maggiore resistenza, efficienza e longevità.
Prima di procedere alle operazioni di pulizia del roner è fondamentale leggere le sue istruzioni perché ogni modello e differente da un’altro e ce ne sono alcuni che possono essere smontati permettendo così una pulizia più accurata delle parti non elettroniche o comunque non a contatto con l’acqua.
Sono in tanti coloro che erroneamente sono portati a pensare che la pulizia del roner non sia necessaria o che comunque sia sufficiente asciugare il roner dopo ogni utilizzo per mantenerlo in buono stato.
Niente di più sbagliato!
Perché seppure si tratta di uno strumento di precisione che viene a contatto solo con l’acqua è proprio il calcare contenuto in quest’ultima che, a lungo termine, può danneggiarlo in maniera irreversibile.
Quindi, acclarato il fatto che il roner va necessariamente pulito dopo ogni utilizzo cerchiamo di capire il modo più adatto per eseguire le operazioni di pulizia facendo una distinzione tra le parti a contatto con l’acqua e quelle non a contatto con l’acqua.
Parti non a contatto con l’acqua
Per le parti non a contatto con l’acqua, generalmente le parti in plastica e il display, è sufficiente dopo ogni utilizzo passarle con un panno in microfibra e asciugarle accuratamente perché il vapore o l’umidità potrebbero danneggiare le parti elettroniche del display andandone a compromettere seriamente la funzionalità.
Parti a contatto con l’acqua
Per le parti a contatto con l’acqua sono assolutamente da evitare detersivi o altri detergenti e optare invece per soluzioni naturali come acqua e aceto di vino bianco.
Perché proprio l’aceto di vino bianco?
Semplice, è un ottimo alleato naturale contro il calcare e rispetta le superfici.
Dopo aver diluito parti uguali di acqua e aceto aiutatevi con un vecchio spazzolino da denti a setole morbide, che non usate più, intingendolo nella soluzione e pulendo delicatamente le parti interessate.
l’alternativa efficace è l’utilizzo di acqua e acido citrico. Bagnare il roner e passare dell’acido citrico con le mani sulla parte da pulire, usare un panno umido e togliere tutti i residui.
Al termine, per entrambi i casi, passateci sopra un panno in microfibra e asciugate accuratamente.
La pulizia del roner, frequente e continuativa, è fondamentale per garantire una vita duratura e un suo perfetto ed efficiente funzionamento.
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Cottura a bassa temperatura o sous vide
Molti la conoscono già mentre altri ne avranno sentito parlare: si tratta della cottura a bassa temperatura.
La cottura a bassa temperatura o, come molti cuochi professionisti la amano definire, sous-vide, dopo aver invaso gran parte dei ristoranti stellati è arrivata prepotentemente nelle cucine di molti appassionati intenditori per la sua semplicità di esecuzione e perché rappresenta un tipo di cucina estremamente salutare.
La cucina sous-vide consiste nell’inserire il cibo in appositi sacchetti sottovuoto che poi verranno immersi nell’acqua calda ad una temperatura controllata tra i 55 e i 65 gradi centigradi.
I cibi così immersi in acqua dovranno cuocere per svariate ore e arrivati alla cottura desiderata possono essere tolti dal sacchetto e consumati.
Con questo tipo di cottura il cibo risulta più tenero e gustoso grazie al fatto che il sottovuoto trattiene tutti gli aromi e i succhi e in più viene garantita una cottura perfettamente uniforme evitando di lasciare parti crude o, al contrario, scotte.
Gli strumenti da cucina utilizzati per la cottura a bassa temperatura
Mentre prima questa tecnica di cottura era una prerogativa esclusiva dei grandi ristoranti stellati oggi è largamente diffusa anche nelle cucine di gran parte degli italiani che amano e apprezzano un tipo di cucina gustosa, ma al tempo stessa, salutare.
La cottura a bassa temperatura può essere realizzata facendo ricorso ad alcuni trucchetti artigianali ma è ovvio che l’utilizzo di strumenti professionali è in grado di migliorarne di gran lunga la qualità.
Se siete tra quelli che ancora non hanno sperimentato questo tipo di cottura e vogliono farlo avvalendosi però di prodotti professionali è bene sapere che per una cottura ad hoc è necessario far ricorso al roner, un prodotto adattabile, semplice da utilizzare e, cosa da non sottovalutare, rinvenibile ad un costo moderato. Il roner è dotato di un sistema elettronico che consente di cuocere il cibo ad una temperatura controllata (tra i 5 e i 90 gradi centigradi) e un continuo riciclo dell’acqua che garantisce una ripartizione conforme della temperatura.
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